Obiettivi

Il progetto si pone l’obiettivo, attraverso una grande partecipazione culturale del territorio, nell’ambito di un biennio, di far riscoprire, rivivere e valorizzare un capitolo particolare della storia culturale, sociale, industriale ed economica del Lecchese e del Lario, inserita nel contesto più ampio della storia commerciale e delle problematiche relative agli scambi Occidente/Oriente. Si propone dunque come grande contenitore nel quale studiosi e storici, ricercatori, musicisti, collezionisti, associazioni, musei, istituti… potranno armonizzare, mettere a disposizione, coinvolgere e fare compartecipe l’intero territorio nel recupero degli elementi della propria cultura vissuta relativa alla seta. Il progetto si inserisce, si ricollega e si pone in continuità, in un contesto ampliato, alle molteplici iniziative già sviluppate in passato per il recupero, la valorizzazione e la fruizione del complesso di beni culturali, materiali e immateriali, con eventi ed iniziative che coinvolgano la partecipazione del più ampio pubblico possibile, con particolare attenzione alla realtà giovanile, attraverso la scuola e le associazioni. Punteremo a creare una partecipazione culturale attiva, coinvolgendo in primo luogo le scuole attraverso gli studenti che predisporranno con i loro docenti materiale utile per mostre e presentazioni. Saranno proprio gli stessi studenti a coinvolgere e stuzzicare l’attenzione anche del mondo adulto, che sarà a sua volta invitato a partecipare alle mostre e serate a tema che verranno proposte.

Le associazioni culturali del territorio saranno a loro volta coinvolte per proporre, grazie alle loro diverse competenze, serate a tema dal punto di vista fotografico, storico, botanico e ricreativo anche attraverso attività laboratoriali.

Più in particolare il progetto propone di:

  1. Valorizzare aspetti della storia e della cultura del territorio lariano legati al settore della seta:
    • Far riscoprire e visitare luoghi, siti ed edifici un tempo destinati alla lavorazione della seta e oggi riconvertiti ad altre destinazioni d’uso contemporaneo:
      • sul territorio sono già presenti realtà museali, come il Museo Abegg di Garlate, il Museo Setificio Monti di Abbadia Lariana, il Museo Didattico di Como, il Museo della Fondazione Ratti di Como. Tali realtà, spesso misconosciute, vengono riproposte nella loro importanza con visite guidate “ad hoc” per alunni, genitori e pubblico adulto, in collaborazione con le associazioni e le guide del territorio;
      • sul territorio sono ancora presenti complessi architettonici di Filande, Torcitoi, Tessiture che hanno fatto la storia economica, ma anche dell’architettura industriale del territorio, come la Filanda Gavazzi a Valmadrera, la Filanda della Torre dei Dell’Oro a Ello, il Castello-Filanda e Filatoio di Cesare Cantù a Brivio, il Filatoio Monti di Abbadia Lariana, la Filanda Stabilini-Bovara a Malgrate, l’ex Filanda di Bagnolo ad Oggiono, la Filanda Maggiore di Galbiate, la Filanda di Imbersago, la Filanda di Sueglio, la Filanda Broggi e la Filanda Ronchetti a Civate… Tali strutture architettoniche sono ancora in parte visibili e, in alcuni casi visitabili.
    • Percorrere oggi i campi, i ronchi e i boschi un tempo destinati alla coltivazione del gelso ed entrare nei luoghi dell’allevamento dei bachi:
      • il territorio lariano era caratterizzato da un paesaggio in cui si inseriva come elemento di spicco l’essenza del gelso. Coltivato in filari che contornavano gli appezzamenti di terreno esso è ancora presente, seppur raro, nelle campagne limitrofe ai borghi brianzoli;
      • restano ancora alcuni edifici destinati alla collocazione dei supporti per l’allevamento dei bachi da seta. Tali supporti sono realizzati con canne palustri, coltivate sulle sponde dei laghi briantei, coinvolgendo l’attività dei pescatori.
    • Ricostruire l’aspetto, la struttura e le vicende di luoghi ed edifici scomparsi:
      • la visita agli antichi edifici adibiti alla lavorazione della seta, anche se in parte trasformati, permette di ricostruire gli elementi dell’architettura industriale condizionati dalle esigenze e dalle tipologie diverse della produzione, ma anche reinterpretati stilisticamente e artisticamente dai vari architetti che hanno operato sul territorio.
    • Individuare personaggi, imprenditori, commercianti, viaggiatori e lavoratori che hanno avuto ruoli significativi nello sviluppo del settore:
      • Il mondo della produzione della seta ha coinvolto diversi settori del mondo economico dei secoli scorsi. Questi settori hanno visto operare varie figure del territorio che hanno lasciato un segno, come gli imprenditori provenienti dalle famiglie più illustri, i commercianti che trattavano le tipologie del prodotto nelle varie fasi, compresi i semai che si spinsero addirittura sino in Giappone e in Cina per migliorare la qualità del prodotto, viaggiatori che anche in epoca moderna hanno ripercorso le “Vie della Seta”. Il racconto letterario e l’incontro con i personaggi di tali avventure si propone come tema stimolante di ampliamento della conoscenza del “mondo della seta”.
    • Riscoprire le ricadute e i riflessi dell’attività serica sulla cultura, la letteratura, le tradizioni locali e sulla realtà socio-economica:
      • l’attività serica non ha stimolato solo il mondo economico, ma anche il mondo della cultura e dell’arte. Ci si propone di riscoprire e presentare esempi di tale realtà sul territorio attraverso letture sceniche dirette di autori come Baricco, col suo romanzo “Seta”, la riscoperta di testi letterari, canzoni popolari, tradizioni che hanno inciso sulle feste, la religiosità, la nascita di scuole domenicali, i convitti e l’assistenza sociale che hanno accompagnato l’evoluzione dell’industrializzazione del fenomeno seta.
    • Riscoprire il contributo dovuto all’inserimento della produzione e conoscenza della seta sull’architettura, l’arte plastica e pittorica e la musica:
      • la lavorazione della seta, tra settecento e ottocento, è coincisa con l’avvicinamento al mondo orientale con il gusto per l’esotico, suscitando particolari stili decorativi ed architettonici con le cineserie o il gusto del japonisme. Testimonianze di tale gusto verranno riproposte e condivise con visite ai “salottini cinesi” delle ville briantee e lariane, ai loro padiglioni orientali nei giardini, ma anche riproposte direttamente attraverso l’ascolto diretto di composizioni musicali di grandi autori, opere liriche o rivisitate nell’arte plastica.
    • Coinvolgere attivamente, attraverso le più moderne tecnologie, gli studenti nelle pratiche legate alla cultura e la storia del proprio territorio con laboratori di didattica e partecipazione attiva così come presentati in premessa:
      • il mondo scolastico, inteso nelle sue componenti di alunni, genitori, insegnanti e dirigenti, verranno direttamente coinvolti nel progetto non solo con un’azione di trasmissione di contenuti. La proposta di partecipazione attiva passerà attraverso la formazione degli insegnanti e successivamente, in collaborazione con gli stessi, degli alunni all’uso degli strumenti di alta tecnologia digitale per la produzione di immagini. Ciò avverrà adottando una metodologia di lavoro di gruppo, che sviluppando alcuni temi di approfondimento dell’argomento seta, permetterà di realizzare prodotti condivisi in cui ciascuno metterà in gioco le sue attitudini, competenze acquisite e interessi. Alunni e genitori saranno poi attivamente coinvolti ad organizzare, partecipare, illustrare le loro produzioni, ma anche rendersi protagonisti in prima persona delle visite ai musei e/o al territorio nei suoi aspetti più significativi.
  2. Presentare la realtà attuale del territorio lariano legata alla seta, conferendole la massima visibilità: le realtà produttive e commerciali, le scuole professionali, i musei, le raccolte private (libri, abiti, tessuti, paramenti sacri…):
    • interventi di esperti permetteranno, con le loro competenze, di illustrare, approfondire, confrontare aspetti specifici e conoscenze sullo sviluppo e le incidenze della realtà complessiva del tema della lavorazione della seta e della ricaduta storica ed attuale sul territorio, entrando nel vivo delle problematiche economiche, industriali e commerciali, oltre che aprire una discussione sull’attività di formazione professionale del territorio in relazione alla lavorazione della seta e dei tessuti;
    • la presentazione di quattro volumi realizzati specificatamente in occasione del progetto daranno modo di aggiungere un tassello alla conoscenza del rapporto con la seta avuto dal territorio lariano:
      • con un volume scritto a più mani realizzato da ricercatori del territorio lariano, “Luoghi, tradizioni, storia della seta nel lecchese”, esemplificativo del fenomeno “seta” in tre realtà locali: la città di Lecco ed i comuni di Civate e Valmadrera, ma anche la realizzazione di esempi architettonici di archeologia industriale di filande realizzate da architetti famosi del territorio come Giuseppe Bovara;
      • con un volume ideato dall’ICOO, intitolato provvisoriamente “La seta dalla Cina all’Occidente”, per mettere in risalto qualità e caratteristiche di tessuti medioevali, sete italiane alla cinese, sete cinesi su disegno italiano ed i fenomeni delle chinoiseries e del japonisme; il volume mette anche in evidenza le ricadute che l’incontro con le realtà dell’Estremo Oriente ha avuto sulla realtà occidentale e in particolare italiana, sia in ambito socio economico (es. lo sbilancio commerciale dell’antica Roma per le importazione di seta, la rivoluzione industriale “ante litteram” indotta dall’esigenza di adeguare i telai alla produzione di nuovi tessuti sul modello di quelli provenienti dall’Oriente a partire dal medioevo e a più riprese nei secoli), sia nell’ambito del gusto e delle mode, fino all’influenza dei modelli della tradizione cinese sulla moda made in Italy
      • con un volume ideato dall’ICOO, “Seta e abiti cinesi nell’arte”, d’illustrazione tecnica e fotografica; un’indagine sulla presenza della seta, dei motivi decorativi e dei costumi cinesi nell’arte sia cinese sia italiana, come percorso di indagine sulla valenza della seta come status symbol tanto in Cina quando in occidente e del suo ruolo nella ritualità sia religiosa sia civile
      • con un volume- diario, “50 giorni per Pechino”, narrazione letteraria con filmato del raid automobilistico da Lecco a Pechino del 1989, il primo in età contemporanea realizzato dopo l’impresa nella Pechino-Parigi dell’Itala guidata da Scipione Borghese ed Ettore Guizzardi nel
    • la realizzazione, con le più moderne tecnologie informatiche, un percorso visivo-uditivo-sensoriale attraverso la presentazione dei prodotti della lavorazione della seta e del suo mondo nel tempo, nello spazio geografico e nell’attualità del mondo contemporaneo.
  3. Ricordare la straordinaria e millenaria origine della storia della seta in Cina e in Giappone e l’influenza che ha avuto nelle vicende storiche ed economico-sociali dell’Italia e del nostro territorio:
    • la storia stessa della produzione della seta non può prescindere dalle origini che essa ha avuto nel mondo dell’estremo oriente. In particolare modo, la Cina e il Giappone possono essere messi al centro del collegamento economico-culturale, ma anche politico che, a partire dal mondo antico, si è stabilito da est a ovest del continente euroasiatico. Tale collegamento ha rappresentato un intrecciarsi di interessi e di influenze in un connubio da cui, in diversi ambiti, non può sottrarsi la trattazione del tema della seta per le sue ricadute pure nel microcosmo del territorio lariano. In maniera specifica saranno presentati, sviluppati e discussi questi argomenti:- L’orientalismo e la Seta: il gusto dell’esotico
      Dal Mito Cinese alle chinoiserie, allo japonisme;
      Sete cinesi e seta “alla cinese” in Italia; tessuti giapponesi e moda italiana;
  4. Ripercorrere l’intera storia di scambi, incontri, incroci e reciproche influenze tra Oriente e Occidente seguendo il “filo d’Arianna” della seta, valorizzandone l’aspetto e le potenzialità nel senso di una migliore reciproca conoscenza e di sostegno al dialogo tra culture:
    • La Seta e la sua Via
      • Incontri sulla Via della Seta: non solo seta, ma altre merci e culture;
      • Alle origini della seta, tra storia e leggende;
      • I “Panni tartarici” e l’impatto sul settore tessile e sull’arte italiana;