Servizi di supporto alla fruizione

  1. Le attività relative al Progetto e che si svolgeranno interamente sul territorio si avvarranno anzitutto delle strutture pubbliche dei comuni di Civate e Valmadrera. Ad altri comuni, ma anche enti privati, come ad esempio la Fondazione Casa del Cieco di Civate, che saranno direttamente coinvolti, verrà chiesto di mettere a disposizione strutture pubbliche per le conferenze, i dibattiti, le tavole rotonde le mostre e le proiezioni.
    Il coinvolgimento di altre località è volta ad ampliare e facilitare la fruizione e partecipazione alle diverse iniziative, dal momento che, pur partendo dalla sollecitazione di un numero ristretto di partner, il progetto non solo vede il sostegno e l’intervento di enti e associazioni che operano di fatto sull’intero territorio lariano, ma soprattutto il tema centrale del progetto ha riguardato e riguarda tuttora, in diverso modo, l’intera storia sociale, economica e culturale del Lario.
  2. I plessi scolastici di Civate e Valmadrera saranno sede dell’esposizione dei prodotti degli alunni degli medesimi istituti. La scelta è ovviamente derivata dalla localizzazione dei plessi scolastici, ma soprattutto dall’appartenenza diretta di alunni, genitori e docenti alla realtà dei due enti amministrativi promotori dell’iniziativa. Le due istituzioni scolastiche fanno parte, vivono quotidianamente e sono protagoniste di iniziative che le coinvolgono a livello culturale negli eventi promossi durante l’anno dalle due amministrazioni. Esse dunque sono le prime interessate a conoscere e fare propria la storia e la cultura anche socio-economica del territorio. Ciò non significa che la partecipazione diretta alla stessa non possa essere aperta anche ad altre realtà scolastiche del territorio. Sono in corso dei contatti con scuole superiori (Setificio di Como) e professionali (Aldo Moro di Valmadrera) per interventi mirati su insegnanti e alunni, che coinvolgano in un più ampio spettro di partecipazione ad iniziative durature nel tempo .
  3. Le attività di visite guidate saranno effettuate presso musei già esistenti. La storia e l’economia del territorio, legata alla realtà della produzione della seta, ha lasciato sul territorio segni tangibili dell’importanza del fenomeno. Tale importanza ha sollecitato nel tempo singole iniziative di enti e privati volte al mantenimento della memoria materiale e immateriale di tale realtà. Ne è conseguita la realizzazione di impianti museali pubblici e privati. Lo sviluppo del progetto non può dunque prescindere da tale offerta informativa e, in alcuni casi, anche formativa, che essi possono offrire. È l’occasione per valorizzare ciò che è già stato fatto sul tema sul territorio e pubblicizzare tali presenze ad un pubblico che pur risiedendo sul territorio, spesso si mostra disattento a tale realtà. Ovviamente la stimolazione alla conoscenza museale presente sarà diretta principalmente agli alunni delle scuole del territorio, ma attraverso esse anche ai genitori e ad un pubblico più vasto, con iniziative concordate coi direttori e operatori delle singole installazioni museali.
  4. Le manifestazioni ed eventi musicali saranno tenuti in spazi esterni od interni degli stessi enti pubblici o fondazioni private. Si prospetta la possibilità di tenere gli eventi musicali anche presso l’ex filanda Gavazzi di Valmadrera. Villa Gavazzi, oltre che essere collocata sul territorio di Valmadrera, offre nel suo insieme l’opportunità di avvicinare il fruitore del progetto seta ad una realtà che conserva l’insieme di diversi elementi legati a tale mondo: l’architettura e le strutture lavorative della filanda, gli edifici annessi per la permanenza delle forza lavoro un tempo impiegata, la villa padronale accanto al complesso produttivo secondo la modalità tradizionale del XIX secolo, il connubio fra mondo lavorativo e realtà artistica rappresentato dall’opera di un grande architetto, Giuseppe Bovara, che ha saputo collegare le esigenze di una struttura finalizzata alla produzione con la ricerca del bello, propria del linguaggio artistico, in una simbiosi armonica fra l’utile e il dilettevole.
  5. Un supporto importante di consulenza potrà essere offerto dalla collaborazione dell’ICOO di Milano e dalla Editrice Luni. L’Editrice, che da anni collabora con l’Istituto, di cui ha già pubblicato diversi volumi in una collana di brevi monografie, frutto di intensi contributi di autorevoli esperti sui singoli temi, riflette l’essenza e le finalità dell’Istituto di Cultura per l’Oriente e l’Occidente, una realtà vocata a porre al centro la ricerca e la pubblicistica scientifica, quanto la sua divulgazione. Tutto ciò è strumento di confronto e di approfondimento conoscitivo e quindi di aiuto alla comprensione interculturale che caratterizza il nostro tempo. In tale contesto le Vie della Seta sono indiscusso scenario delle gesta e del lavoro quotidiano di straordinari viaggiatori e di mercanti ardimentosi, di missionari ferventi e di studiosi, linguisti-traduttori instancabili, che attraverso i secoli, tra scambi di merci, reciproche influenze artistiche e culturali, diffusione di nuove religioni e sistemi di pensiero, hanno compiuto l’impresa di connettere la preziosa ricchezza di universi culturali diversi e lontani.
  6. Parteciperà attivamente alla realizzazione del progetto la Fondazione Clerici, operativa nel campo dell’orientamento, formazione di docenti e genitori e insegnamento nell’ambito professionale, fornendo un prezioso supporto didattico, pedagogico e tecnologico. Tale intervento si realizzerà sia in ambito di formazione degli insegnanti, sia nell’organizzazione e conduzione dei laboratori per gli alunni, oltre che nell’ideazione e installazione altamente tecnologica della mostra d’immagini virtuali.
    I laboratori, diretti agli alunni, progettati e basati sull’utilizzo delle tecnologie, sono inerenti la sfera dell’individualità, a carattere prevalentemente metariflessivo. Si può favorire così la presa di coscienza del proprio sé, della propria soggettività e, di conseguenza, dei propri bisogni e inclinazioni.